domenica 20 gennaio 2008

Il velo sottile della realtà

La realtà ha una natura effimera, è abbastanza facile, con il giusto grado di attenzione vedere il velo davanti agli occhi, che ricopre, che nasconde, che distorce... L'inconscio plasmatore di universi, sotto il giogo del potere dell'ego, mero esecutore di pensieri a lui alieni. Come in cielo così in terra. L'albero cresce forte e imponente grazie alle sue radici, che affondano profonde nella terra. Così il sole dà vita alla terra. L'interazione è totale e simbiotica.

di luce di stelle la terra si nutre,
di abissi profondi il cielo risplende,
il velo sottile che ora difende
il fragile ego che copre e incatena
le ali potenti

che muovono il mondo
che danno la vita
che irradiano luce

venerdì 18 gennaio 2008

Firefox 3: La volpe rossa colpisce ancora

Firefox 3 è quasi pronto per la sua comparsa! E' da tanto ormai che utilizzo Firefox al posto di Internet Explorer. La versione 7 di quest'ultimo mi fa semplicemente rabbrividire. Hanno addirittura pensato per l'occasione di spostare tutti i bottoni, giusto per dare una frizzante emozione a chi si ritrova (il passaggio è automatico!! AIUTO!!) alla nuova versione.

Mi occupo di striscio di usabilità. La wikipedia dice a proposito: l'efficacia, l'efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti. Dovendo dare un voto da 0 a 10 per IE7: 0.

Ma non c'è da sorprendersi. La Microsoft nasce con dei princìpi. Bill Gates voleva semplificare la vita agli utenti, voleva diffondere l'utilizzo del PC nel mondo, permettendo anche ai neofiti di approcciarsi e avere un utilizzo quantomeno di base. E fino a metà degli anni '90 ci erano anche riusciti, bisogna dargliene atto. L'uscita del Windows 98 rimane forse l'apice di quel processo, destinato ad un forte declino.

Con il tempo e la burocratizzazione dell'organizzazione, con il passaggio della gestione a manager con un solo pallino in testa, ha perso la sua identità, è diventata una macchina da soldi, orientata esclusivamente al profitto. Questa cosa di per sé non è deplorevole, anzi, lo fanno il 99,999% delle aziende. E' la perdita dell'anima dell'azienda, della sua personalità, della sua filosofia, a determinare questo declino inesorabile.

Prendete Google. Ho letto un interessante libro che parlava della nascita e dei primi passi di Google. Soprattutto della sua filosofia. Non stiamo qui a fare confronti, a dire chi è meglio o peggio, chi è buono o cattivo. Vorrei solo mettere l'accento sul fatto che Google non ha mai perso la propria identità, i propri princìpi, e ha dimostrato che tanto basta per eccellere.

Fondamentalmente i due fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, avevano una visione. Conservare sui propri server tutte le informazioni presenti sul web e permettere agli utenti di ricercare in questo enorme database. Questo si è tradotto in: raccogliere tutto lo scibile umano e permettere di fare delle ricerche in esso. Un progetto che qualche anno fa sembrava una pura utopia.

Ma loro l'hanno portato avanti ugualmente, senza pensare a quanto sarebbe costato o all'impegno che avrebbe comportato.

Seguire le proprie visioni, il proprio intuito, riconoscere ciò che ci mette a disposizione il fato e condire con tanta passione. E' un mix infallibile.

Adesso tutto ciò che tocca diventa oro.

A partire da blogger.com ovviamente, passando per Google Earth (il software più immaginifico che mai potessi desiderare!!), YouTube, AdWords e AdSense (il cuore finanziario di Google), Gmail e tutto il network di servizi ad esso associati!

Beh, Google appoggia anche Firefox. Non a caso anche questo sta diventando oro. Non nel senso monetario, bensì in termini di successo. E' veramente orientato all'utente. Semplifica davvero la sua esperienza. Dà gli strumenti di cui davvero ha bisogno.

Lo consiglio a tutti.

Provate Firefox. Ve ne innamorerete. Già solo per il gusto di sposare la filosofia dell' "orientato all'utente". E' gratis. Ci si libera dalla presenza opprimente di Microsoft.

Cosa volere di più??

In attesa della versione 3 di Firefox, gustatevi la già ottima versione 2.

mercoledì 16 gennaio 2008

Shinobi: videogame arcade

Vediamo di sciolglierci un po' con un primo post leggero. Shinobi. Quand'ero bambino ce n'era uno nella sala giochi che frequentavo abitualmente. Shinobi è uno dei grandi classici giochi arcade, e ha dato vita a delle piccole leggende. Si parlava di persone che avevano finito il gioco con solo 200 lire!! A quei tempi infatti c'erano le lire. E sì, a quei tempi fare una partita a uno di questi giochi costava solo 200 lire.

Comunque c'erano delle vere e proprie leggende che giocavano e formavano tutto intorno un capannello di persone affascinate nel vedere quanto lontano potesse arrivare con una sola 200 lire.

Vediamo cosa dice la Wikipedia a proposito della storia di questo videogioco. "Shinobi è la storia del ninja Joe Musashi (ninja peraltro privo di cappuccio, a differenza dello standard mediatico con il quale vengono rappresentati generalmente i ninja) che deve combattere da solo contro un'organizzazione di terroristi chiamata Zeed, allo scopo di liberare i figli del clan di Oboro, rapiti da quest'organizzazione cui fa capo il misterioso Ninja mascherato, che vuole riportare l'istituzione presente durante il Giappone feudale." Shinobi, nemmeno a dirlo, entra a pieno diritto come voce dell'enciclopedia universale, essendo un caposaldo dell'intrattenimento da bar anni '80.


Insomma, non è una storia a casaccio. E' incredibile come delle cose che vengono bollate come giochi per bambini possano avere dietro tutta una loro filosofia. Lui non è un ninja qualsiasi è un ninja esibizionista in qualche modo, si fa vedere in viso, non ha paura di nessuno. Molto intrigante, inoltre, la presenza durante tutto il primo livello di diversi poster con l'effige di Marylin Monroe.

La grafica è notevole per l'epoca, e come spesso è accaduto per i classici della Sega (la casa svilluppatrice del gioco) il gioco rappresenta una pietra miliare nello sviluppo dei videogames da salagiochi. Le musiche sono inconfondibili e accompagnano amabilmente l'action durante tutto il gioco.

Io ero scarsissimo: non avendo risorse per allenarmi, quell'unica 200 lire che ci buttavo dentro, finiva ben presto. Grazie però ai pc moderni mi è stato possibile ricreare quella magia, permettendomi di fare tutte quelle partite che avrei voluto fare, ma che non potevo.

Anzi, devo ancora finire di recuperarle, visto che ci sto giocando ancora...

martedì 15 gennaio 2008

Hello World!

E' il mio primo post. Spero di intrattenervi con note vuote. Vuote di pregiudizi, giudizi oggettivi, generalizzazioni e argomenti seri. Un blog di osservazioni personali sul mondo visibile e invisibile, fatto di emozioni e istinto. Tutto intorno speranza, gioia e amore. Vuote dentro, ricche fuori. Ecco a voi: Note Vuote.